Bonifica Amianto

Smaltimento amianto a Firenze: passaggi pratici dalla chiamata alla bonifica

Quando si scopre la presenza di amianto in un edificio, che sia un tetto, una vecchia canna fumaria o un pavimento in vinil-amianto, il primo pensiero va alla sua eliminazione. Ma attenzione: rimuovere non significa smaltire. E se l’amianto non viene trattato correttamente dopo la bonifica, il rischio non si riduce: si sposta soltanto.

Questo accade perchè molte persone pensano che basti togliere il materiale e portarlo via. In realtà, l’iter di smaltimento amianto a Firenze e in Toscana prevede procedure rigide, autorizzazioni, trasporti controllati e documenti obbligatori.

Non rispettarle può significare sanzionifermi cantiere e gravi responsabilità ambientali e penali. Ecco perché, quando si parla di smaltimento amianto a Firenze, serve chiarezza, professionalità e una guida passo dopo passo.

Ma come funziona davvero un intervento completo di bonifica e smantellamento, dalla prima telefonata alla chiusura del cantiere?

Dalla chiamata al sopralluogo: cosa succede nei primi giorni di smantellamento dell’eternit

Tutto parte da una richiesta di sopralluogo. La ditta certificata, come CMC Ecoimpianti, verifica sul posto la presenza e lo stato del materiale sospetto, raccoglie dati tecnici e predispone un piano di lavoro da inviare alla ASL.

Già in questa fase vengono richiesti alcuni documenti (es. dati catastali, foto, ubicazione del materiale) e vengono spiegati gli step successivi, compresi tempi e costi.

Come avviene la bonifica sul campo

Dopo l’ok della ASL, inizia la fase operativa:

  • confinamento dell’area, con barriere e cartelli di sicurezza.
  • rimozione controllata, con attrezzature a bassa emissione di polveri.
  • confezionamento dei rifiuti, in sacchi speciali e contenitori sigillati.
  • carico su mezzo autorizzato, per il trasporto verso discarica.

Ogni operazione è svolta nel rispetto delle norme sulla bonifica amianto in Toscana.

Il viaggio in discarica: cosa significa FIR e tracciabilità

Una volta caricato, l’amianto è accompagnato dal Formulario Identificazione Rifiuti (FIR): un documento obbligatorio che segue ogni carico fino alla discarica.

Contiene dati su origine, quantità, tipo di rifiuto e destinazione finale. Il peso a destino certifica che tutto è stato consegnato correttamente e che nulla è stato disperso. Alla fine, viene rilasciato un certificato di avvenuto smaltimento eternit, fondamentale per chiudere la pratica.

Perché affidarti a CMC Ecoimpianti per la tua rimozione amianto

Siamo specializzati nello smaltimento amianto in Toscana, con centinaia di interventi svolti su abitazioni, condomini e stabilimenti industriali.

Con noi, non devi occuparti di nulla: seguiamo ogni fase dell’iter, dal sopralluogo alla certificazione finale, sempre con attenzione, chiarezza e tempi certi.

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